Per poter studiare adeguatamente gli eventi di colata detritica in laboratorio è necessario sapere fino a che scala è possibile costruire un modello in modo da riprodurre in maniera affidabile i processi e da evitare di incorrere in effetti di scala.
Dal punto di vista logistico e economico è infatti sicuramente un vantaggio il poter lavorare su scale ridotte.
In questo progetto, finanziato dall’ufficio federale dell’ambiente (UFAM), abbiamo lavorato con una famiglia di modelli. Ciò significa che lo stesso modello, un canale rettilineo al 15% di pendenza che sfocia in una zona di deposito pianeggiante, è stato costruito in maniera identica su tre scale: 1: 25, 1:50 e 1:100.
In questi modelli sono stati studiati eventi di colata detritica fra i 10’000 m³ e i 40’000 m³ con un deflusso compreso fra i 200 m³/s e i 800 m³/s e due granulometrie differenti della componente solida. Gli eventi di colata detritica sono stati scalati ipotizzando una similitudine secondo Froude.
Questi esperimenti hanno permesso di osservare con successo in laboratorio tutte le caratteristiche tipiche di una colata detritica (deflusso viscoso, distribuzione della velocità lungo la larghezza del canale, formazione di levée, superficie convessa dei depositi).
È stato possibile giungere alla conclusione che la riproducibilità della dinamica delle colate detritiche (velocità, deflussi, depositi) è data per tutte le scale analizzate. Nel caso di interazioni con delle strutture, invece, potrebbero entrare in gioco altri fattori. Un’analisi in questo senso è tutt’ora in corso.