La modellizzazione fisica prevede la riproduzione in scala (spesso con una scala tra 1:20 e 1:30) di una situazione esistente o di progetto. Nel modello i parametri geometrici (la topografia del terreno, le forme e l’ampiezza delle opere) e quelli idraulici/fluviali (deflusso, velocità, trasporto solido, ecc.) vengono scalati secondo le leggi sulla modellizzazione fisica. Queste leggi vengono definite a seconda della problematica analizzata. La modellizzazione fisica permette di visualizzare e di misurare concretamente i processi idrodinamici presenti nelle situazioni analizzate.
Nell’ambito dello studio dei fenomeni su modello fisico sono di fondamentale importanza le tecniche ed i metodi di misurazione. Lo scopo è la descrizione quantitativa dei processi riprodotti in scala e la quantificazione dei parametri necessari al dimensionamento e alla realizzazione di un progetto. A seconda delle necessità del progetto vengono quindi misurati il deflusso (campi delle velocità e delle profondità, struttura della turbolenza), la topografia, la superficie del deflusso con la quota del pelo dell’acqua, il trasporto solido e le forze che agiscono su un masso nella corrente.
La modellizzazione fisica viene accompagnata dalla modellizzazione numerica 3D: da una parte il modello numerico viene validato grazie ai risultati ottenuti in laboratorio con il modello fisico, d’altra parte il modello numerico – una volta validato – permette di analizzare le situazioni in cui la modellizzazione fisica non restituisce risultati attendibili (ad esempio per i casi in cui la profondità del deflusso è troppo piccola nel modello in scala e dove quindi subentrano fenomeni viscosi o di capillarità) come pure permette di ampliare gli scenari e/o le situazioni analizzate senza ricorrere alla modifica del modello fisico.